Carbossiterapia
Nata all’inizio del Novecento in ambito, la carbossiterapia oggi è tornata in auge ed è stata rivalutata in ambito medico per combattere l’adiposità localizzata e gli inestetismi della cellulite.
Inoltre, è molto efficace per curare l’alopecia, il disturbo della caduta dei capelli e per contrastare occhiaie e borse.
La carbossiterapia è una pratica estetica basata sulla somministrazione di anidride carbonica allo stato gassoso nelle zone sottocutanee da trattare, attraverso un macchinario specifico collegato a un ago.
È importante che si inietti la sostanza gassosa con aghi monouso e sterili.
L’anidride carbonica ha un effetto brucia grassi, è vasodilatatore, migliora l’irrorazione sanguigna dei tessuti, interferisce con il metabolismo degli adipociti e consente di eliminare il ristagno dei liquidi in eccesso.
Infatti, quando viene iniettata, l’anidride carbonica è assorbita in pochi minuti attraverso il sangue ed è eliminata per via respiratoria. Lo specialista utilizza un medical device che genera biossido di carbonio allo stato gassoso, controllandone la temperatura e la sterilità.
Per questo, è un trattamento assolutamente sicuro ed efficace nello stimolare l’ossigenazione dei tessuti e nel combattere la cellulite (PEFS- pannicolopatia edematofibrosclerotica).
Solitamente, lo specialista inietta il gas in quattro o cinque punti, dall’inguine al ginocchio, a seconda del livello di adiposità localizzata da trattare e della profondità.
Le iniezioni di anidride carbonica inducono un processo lipolitico sia a livello chimico, mediante l’attivazione del metabolismo, sia a livello meccanico, attraverso la pressione del flusso gassoso.
Rispetto ai primi anni, la tecnica della carbossiterapia è molto migliorata, in particolare per quanto riguarda l’accettazione della paziente.
Infatti, le iniezioni non sono più dolorose: il problema è stato di gran lunga superato grazie all’evoluzione tecnologica del device medico.
Contrariamente ad alcuni filler, come l’acido ialuronico che sono più viscosi, la carbossiterapia è meno fastidiosa, trattandosi dell’iniezione di una sostanza gassosa. Inoltre, è una tecnica versatile e trasversale.
È sconsigliata alle pazienti in gravidanza e per coloro che soffrono di ipertensione e d’insufficienza respiratoria.