Lipofilling

Lipofilling

Il lipofilling, il cui termine deriva dal greco λίπος, lìpos, «grasso» e dell’inglese to fill, «riempire», è un intervento nato per iniziali finalità terapeutiche: esso comporta il prelievo di tessuto da aree “donatrici” specifiche (come ad esempio l’addome, i fianchi o anche l’interno coscia) di una quantità sufficiente di adipe che viene elaborata al fine di ottenere tessuto autologo (cioè proprio del paziente stesso).

La fase successiva sarà quella in cui si procederà con l’iniezione del tessuto prelevato, attraverso microcannule di 3-5 mm di diametro, nelle parti sottoposte ad operazione.

Questo intervento è in grado di svolgere differenti funzioni a partire dalla quella di riempimento di zone svuotate o poco sporgenti (con la frazione più ricca di adipociti) a quella rigenerativa che, contenendo cellule staminali e sostanze nutritive, apporta tessuto nuovo in tessuti asfittici ed impoveriti.

Infatti, le soluzioni che richiedono l’impiego del lipofilling sono applicate sia nell’estetica, come filler di riempimento, sia per favorire la rigenerazione in tessuti lesionati ed ulcerati.

A seguito dell’esecuzione delle indicazioni che il medico avrà dato al paziente per la fase pre-operatoria, il trattamento viene – di solito – eseguito in day hospital e con anestesia locale.

La sua durata è variabile e dipenderà dall’ampiezza della zona operata e, nel caso in cui essa sia abbastanza estesa, sarà consigliato l’uso di specifici ed adeguati supporti medici (guaina o cerotti) da portare secondo quanto stabilito dal chirurgo.

I miglioramenti saranno chiaramente visibili e, trattandosi di una tecnica non invasiva, non sono previsti tempi di recupero particolarmente lunghi.

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