Peniscopia Milano
La peniscopia è un esame diagnostico che permette al medico di osservare in modo dettagliato lo stato delle mucose genitali maschili e delle aree adiacenti.
La peniscopia si esegue con l’ausilio di un sistema ottico che permette di individuare lesioni anche non visibili a occhio nudo.
L’indagine si basa sull’impiego del colposcopio, lo stesso strumento utilizzato nelle visite ginecologiche, adattato per lo studio delle strutture genitali maschili.
L’infezione da Papilloma Virus (HPV) è una delle principali motivazioni per cui viene richiesto questo esame. L’HPV può essere presente in forma silente, senza sintomi evidenti, e può generare lesioni che sfuggono all’esame clinico semplice.
Come si esegue Peniscopia nel nostro studio a Milano
La peniscopia si effettua in regime ambulatorialele e non richiede delle preparazioni particolari. In genere, si utilizza un colposcopio, che permette di osservare la superficie cutanea e le mucose con ingrandimento.
Prima dell’esame, si applicano garze imbevute di acido acetico al 5% sulle aree da esaminare. Questa soluzione evidenzia le alterazioni, rendendo visibili eventuali aree biancastre o lesioni non individuabili a occhio nudo.
Il medico osserva il pene in tutte le sue parti: glande, asta, prepuzio. Se necessario, si esamina anche lo scroto, il perineo e la zona anale. Il colposcopio può essere collegato a una telecamera per acquisire immagini utili al monitoraggio nel tempo.
In presenza di lesioni sospette, possono essere eseguiti prelievi per analisi citologica o istologica. L’esame è ben tollerato, non invasivo, e consente un controllo accurato delle condizioni delle mucose genitali.
A cosa serve Peniscopia
La peniscopia permette di andare a identificare in modo precoce le eventuali alterazioni a carico della mucosa del pene e delle aree genitali vicine. Si utilizza per la diagnosi di lesioni legate all’HPV come i condilomi ano-genitali, le verruche e le papule pigmentate o non pigmentate.
L’esame consente di individuare lesioni clinicamente dubbie o di piccole dimensioni che non sarebbero visibili senza ingrandimento. È utile per distinguere tra lesioni correlate all’infezione da HPV e altre patologie che possono interessare il pene, come: molluschi contagiosi, angiocheratomi, papule perlacee, infezioni da candida, balaniti, eczema, lichen sclerosus, o psoriasi.
Viene richiesto quando sono presenti sintomi o segni come arrossamenti, macchie, puntini, prurito, bruciore, ulcerazioni, noduli, dolore durante i rapporti o alterazioni del prepuzio.
L’esame può essere indicato anche in assenza di sintomi, in presenza di fattori di rischio come rapporti sessuali non protetti, partner con lesioni sospette o familiarità per patologie correlate all’HPV.
